Nanowritober Challenge! #09

Nanowritober Challenge! #09

Nanowritober è una challenge di scrittura proposta da WriMo Italia! Durante il mese di ottobre, verranno proposte delle parole chiave sulle quali costruire dei brani estemporanei. Ho deciso di creare dei testi tratti dalla storia di Dodici Giorni! La parola di oggi è “Arrivo” e il consiglio bonus è quello di scrivere un brano lasciandosi ispirare da una tra le immagini proposte. Ho scelto un panorama di montagna, con una ragazza di spalle. Pronti? Via!

Episodio 9: “Arrivo”

 

13 settembre 2019,

Zugspitze, Alta Baviera, Germania

 

Femke prende fiato, piega la schiena. Mani sulle ginocchia, inspira profondamente. Alle sue spalle, la vallata bavarese si staglia nella sua maestosità. – Mi gira la testa.

– Sarà l’altitudine – Kees è al mio fianco, abbassa lo sguardo su di me. – Allora, ragazzina, come va?

– Sono più vecchia di te, dovresti davvero smettere di chiamarmi ragazzina. – Allungo le braccia verso l’altro, stiro tutto il corpo. Fa più freddo quassù. Devo dire che tra tutte le scalate che abbiamo fatto, questa è stata la mia preferita. Treno e funivia sono una vera manna del cielo per me, che odio fare scalate.

– Abbiamo raggiunto la vetta più alta della Germania. – Le labbra di Kees si arricciano in un sorriso enorme, pieno di soddisfazione. – La vista è meravigliosa.

La croce d’oro brilla alla luce del sole, sento una delle sue manone appoggiarsi alla mia spalla destra. Per guardarlo in faccia devo fare ombra con la mano sugli occhi e alzare il collo. – Ti avevo promesso che non avremmo fatto una salita difficile. Ho mantenuto la promessa o no?

Annuisco, Femke ci supera e va ad esplorare il panorama. La voce di Kees è bassa, più bassa del solito. Mi chiede: – Come stai?

Meglio non guardarlo più in faccia o scoppierò di nuovo a piangere, e non ho davvero voglia di piangere sulla vetta più alta della Germania. Tutto ciò che riesco a fare a sforzarmi di sorridergli.

Tra una settimana saranno ufficialmente passati quattro anni. Kees e Femke sono le uniche due persone a cui abbia raccontato la mia storia. Ho chiesto loro di lasciarmi trascorrere la giornata da sola, e visto che stiamo viaggiando insieme da tutta l’estate, era giusto spiegargli il motivo per cui il 20 settembre sarei rimasta chiusa in camera mia, senza rivolgere la parola a nessuno. Femke è rimasta di sasso. Poi ha pianto e mi ha abbracciato. Kees non ha detto niente, al momento. Il giorno dopo mi ha detto che sono forte.

Ma io non sono forte. Non lo sono affatto.

Ho spezzato il cuore dell’uomo che amo, ho spezzato il cuore del mio migliore amico. Non sono forte. Se fossi stata forte non l’avrei fatto. Mi manca così tanto che respirando mi fanno male i polmoni. Il panorama è bellissimo, vorrei che lui fosse qui.

Kees mi passa un fazzoletto. Mi tocco una guancia, è bagnata. Lo ringrazio con un cenno della testa.

Ho un libro firmato da lui nel mio zaino. Leggere le sue parole mi fa sentire meno distante da lui. Ho bisogno di sentirlo vicino.

– Lo sai, Mackie, al tuo arrivo ad Utrecht non pensavo davvero che saremmo diventati amici, tu e io.

Mackie. È così che ogni tanto lui e Femke mi chiamano. È stato Edge ad incoraggiarli, “La mia Yankee, la vostra Mackie”. Anche Edge mi manca. Non lo vedo da più di un anno. Spero che stia bene.

– E cosa pensavi?

– Che eri la ragazza più bella che avessi mai visto, e che ti avrei convinto a stare con me.

– Kees, ogni ragazza che incontri, per te è la ragazza più bella del mondo.

– Be’, questo in parte è vero. Ma davvero per te avevo preso una sbandata, pensa che lo dissi anche a Florian! Eravamo a letto e gli dissi: “Florian, ho incontrato la ragazza più bella del mondo”.

Florian è il ragazzo di Kees. O meglio, la sua relazione principale. Hanno un rapporto aperto, e stanno insieme da un po’. Non so quanto, con esattezza. Stavano già insieme quando ho iniziato ad insegnare teoria musicale alla scuola di Utrecht.

– E lui mi rispose “Invitala ad uscire, allora, non puoi fartela scappare”. E tu ricordi cos’hai fatto, quando ti ho invitato ad uscire?

– Ti ho detto che non uscivo.

– Mi hai detto che non uscivi. – ripete lui, sorridendo. – E sono davvero felice che tu non l’abbia fatto, perché oggi siamo amici. E non è facile per me trovare degli amici.

– Nemmeno per me.

– Certo che non lo è, ti porti dietro un segreto gigante e orribile e suppongo che combattere ogni momento con questo segreto esiga parecchie delle tue energie. Non ne restano molte per socializzare.

Annuisco. Femke si volta a guardarci, allunga una mano verso di noi. – Allora, venite o no?

Kees mi fa cenno di aspettare un attimo. – C’è una cosa che voglio dirti.

Aspetto, lui mi abbraccia.

– Angel, se il mondo fosse un posto giusto, tu oggi non saresti qui. – La gola mi stringe. – Però io e Femke ti abbiamo conosciuta. E lo so, lo so che non possiamo bastare, lo so che hai perso tutto e che niente può colmare il vuoto che hai dentro, ma noi ti vogliamo bene. Ti giuro, ti giuro che ti vogliamo bene, e non ti lasceremo mai da sola. Mai.

Ho il viso nascosto, sto piangendo e non riesco a parlare. Femke ci ha raggiunti.

– La prossima settimana vogliamo restare con te, in silenzio, chiusi nella tua camera.

Riesce a strapparmi una risatina, tra le lacrime che gli stanno bagnando il giubbotto. – Ti ho detto che siamo amici, vero?

Annuisco.

– E io non lascio mai da soli i miei amici, e neanche Femke. Vero, Femke?

– Verissimo, Mackie. – La mano di Femke sulla mia schiena calma i singhiozzi. Lascio che mi stringano, lascio che un minimo di calore provi a oltrepassare il muro di freddo che ho dentro. Le loro braccia sembrano un’armatura. Quando smetterò di piangere, spero di trovare le parole per ringraziarli di tutto. Per ringraziarli di questi anni insieme. Perché se un giorno riuscirò davvero a respirare di nuovo, sarà stato anche per merito loro. Prendo un ultimo respiro. Sono calma. Gli occhi azzurri di Femke mi scrutano. – Andiamo a vedere il panorama?

– Andiamo.

 

Nanowritober è una challenge di scrittura lanciata da WriMo Italia!

Durante il mese di ottobre, verranno proposte delle parole chiave sulle quali costruire dei brani estemporanei.

Ho deciso di partecipare, creando dei testi tratti da Dodici Giorni, il mio primo romanzo!

Se ti è piaciuto questo brano, continua a seguirmi per non perderti le prossime uscite! Mi troverai su InstagramFacebook TikTok

A presto!

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *