Nobody Wants This: La rom-com senza protagonisti rimbambiti

Ho recuperato, dopo non so quanto tempo, tutta la prima stagione di Nobody Wants This, la serie rom-com pubblicata su Netflix lo scorso settembre con Kristen Bell e Adam Brody nei ruoli dei protagonisti. Fattore scioccante: non sono due rimbambiti vittime della cattiva comunicazione.

La mia amica Alice ha visto questa serie praticamente appena è uscita, e la consigliava caldamente, dicendo che avrei potuto apprezzarla anch’io. Ieri, questa cosa è successa. Naturalmente, ho fatto binge-watching. D’altronde, con le serie, o così o niente. È un mio piccolo piacere personale sapere subito “cosa succede dopo”. Comunque, ieri avevo un pomeriggio libero e quindi l’ho dedicato tutto a Nobody Wants This.

Di che si tratta?

Nobody Wants This è una serie rom-com statunitense, creata da Erin Foster (Cheryl di Gilmore Girls) con Kristen Bell (Veronica Mars, The Good Place, etc) e Adam Brody (Seth di The O.C.) nei ruoli di una podcaster agnostica che gestisce, insieme alla sorella, uno show spregiudicato e vietato ai minori sulle relazioni e sugli appuntamenti dagli esiti strampalati, e di un giovane rabbino proveniente da una famiglia soffocante e tradizionalista, col sogno di gestire una sinagoga.

Premesse

Joanne e Noah si incontrano a casa di un’amica comune. Scoppia una scintilla appena i loro sguardi si incrociano. Ma Noah ha da poco lasciato la sua fidanzata Rebecca, con la quale è stato per tre anni, proprio mentre erano sul punto di passare allo status engaged-to-be-married. E Joanne… beh, si dà il caso che abbia preso la decisione di non buttarsi in situazioni complicate. E anzi, è alla ricerca della prima relazione sana della sua vita. Però, c’è poco da fare, e i due si attraggono senza possibilità di scampo. Fin qui, classica storia da commedia romantica. Noah è secondo rabbino nella sinagoga della sua comunità, viene da una famiglia ebraica molto tradizionalista che prende malissimo la sua rottura con Rebecca. Joanne viene da una famiglia dove i genitori sono separati perché il padre ha scoperto di essere gay e la madre cerca di essere di supporto a tutti, e la sorella Morgan è una versione buona di Sharpay Evans: biondissima, se serve velenosa e senza peli sulla lingua. Joanne e Morgan gestiscono un podcast in ascesa in cui le sorelle, a volte invitando degli ospiti, parlano di sesso, relazioni e disagi a cui si va incontro in queste due aree, soprattutto nell’era attuale dominata da app e incontri improbabili. Ed è così che inizia la nostra storia.

Che succede, poi?

I due mondi, in apparenza inconciliabili, vengono piano piano ad amalgamarsi. Noah e Joanne trovano un modo per far funzionare le cose, anche se la famiglia di lui si oppone con decisione alla storia d’amore. Il fatto che lei non sia ebrea è un problema insormontabile. Joanne però riesce piano piano a conquistare tutti, persino Esther, la moglie del fratello di Noah, che si rivela un osso durissimo. Ci sono persino tentativi effettivi di sabotaggio della relazione da parte di agenti esterni, ma questi non vanno mai in porto. Perché?

I protagonisti non sono due rimbambiti!

Esattamente questo, ed è questo che rende la serie così godibile. Joanne e Noah parlano. Come dovrebbero fare tutte le coppie delle rom-com che si lasciano senza ragione, e poi tornano insieme per motivi improbabili. I due protagonisti qui sono onesti e maturi. Entrambi hanno a cuore la relazione, la felicità dell’altro, e vogliono che questa cosa tra loro funzioni. Ci sono delle complicazioni oggettive, ma cercano di affrontarle insieme. Prodotto veramente molto molto carino, consiglio assolutamente se vi piacciono le rom-com e… i personaggi che non siano rimbambiti.

Di quante puntate parliamo?

10 puntate di circa 20/25 minuti.

Dove si può guardare?

Su Netflix! A ottobre 2025 uscirà anche la seconda stagione.

 

Io sono Ama e questa è RecensiAma – Serie Tv, la rubrica in cui parlo delle serie tv che ho visto ultimamente.

 

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